“Il segreto sta tutto nella fede e pietà delle nostre mamme” (B. Filippo Rinaldi)

Durante il fine settimana della Domenica della Misericordia, la nostra provincia “Madonna di Loreto” ha voluto organizzare un pellegrinaggio in un piccolo paesino piemontese, chiamato Lu Monferrato nel quale, verso la fine dell’800, un gruppo di mamme aveva iniziato a ritrovarsi tutti i martedì in chiesa, davanti al SS. Sacramento, per pregare affinché ci fossero più vocazioni sacerdotali e religiose soprattutto tra i propri figli! Era evidente che Dio non avrebbe negato a queste sante madri un’offerta tanto generosa e piena di fede e così, in quarant’anni, le benedisse suscitando più di trecento vocazioni in un paese che contava solo tremila abitanti! Quale luogo al mondo può vantare il 10 % della popolazione in anime consacrate! Ma non solo: è incredibile guardare agli esempi di vita e alla santità di questi sacerdoti e religiosi, tra i quali troviamo anche il beato Filippo Rinaldi, terzo successore di san Giovanni Bosco nel governo dei salesiani.

Vedendo l’impellente bisogno della Chiesa di sante vocazioni, abbiamo riunito le nostre mamme del progetto “40 ore” per la prima volta nella storia della Famiglia Religiosa, per portarle nei luoghi dove queste sante donne di Lu avevano pregato, lasciando un così buon esempio di amore e ammirazione per la vocazione religiosa. Con nostra grande sorpresa, sono venute mamme da vari paesi del mondo (oltre che dall’Italia anche da Cile, Guatemala, Spagna, Olanda e Argentina), alcune delle quali non avevano mai partecipato a nessuno dei nostri incontri o apostolati, e che quindi ci hanno potuto conoscere per la prima volta! Anche le mamme di vari religiosi sono riuscite a partecipare, venendo da varie parti dell’Italia, qualcuna addirittura da oltre lo stivale. In totale, tra religiosi e mamme, abbiamo formato un bel gruppetto di circa 140 persone.

Tutte le attività si sono svolte principalmente durante il sabato. La mattina siamo partiti con le macchine e i pulmini e, una volta arrivati a Lu Monferrato, abbiamo visitato innanzi tutto la chiesa di Santa Maria Nuova dove queste mamme si radunavano e dove c’è una cappella laterale, dedicata alle vocazioni “di casa”: qui ci ha calorosamente accolti il parroco. Poi abbiamo girato il paesello, fermandoci davanti alle case d’infanzia del beato Filippo Rinaldi e di suor Angela Vallese, e, giungendo allo storico luogo dove tutte le vocazioni di Lu si fecero una foto, non potevamo fare che altrettanto, in un ambiente di gioiosa allegria capitanato dalle mamme che alzavano due stendardi, quello storico che fecero le mamme di Lu e quello che per l’occasione abbiamo fatto noi. Poi, il padre Andrés Bonello ha tenuto una conferenza sull’importanza del ruolo della famiglia nella nascita delle vocazioni alla vita consacrata, in quanto nucleo dove sorgono e devono sorgere le stesse, grazie ad un’educazione cristiana, alla fedeltà alla vocazione al matrimonio dei genitori e all’insegnamento dell’importanza della preghiera (e a pregare!). Fatto poi un pranzo all’aperto, accompagnati da una bella giornata soleggiata, siamo ritornati alla chiesa per fare l’Adorazione eucaristica e pregare tutti insieme, mamme e religiosi, per le vocazioni, mentre diversi sacerdoti erano disponibili per le confessioni: si può solo immaginare la pioggia di grazie che deve essere caduta sopra di noi in quel momento! Solo in Paradiso sapremo in quale lato del mondo qualche religioso abbia ricevuto la forza per continuare a perseverare, e per continuare a voler spendersi per la salvezza delle anime.

Infine ci siamo diretti in processione, mentre recitavamo il Santo Rosario, al cimitero del paesino. Siamo poi rientrati a Torino, dove abbiamo cenato e festeggiato tutti insieme con un bel fogon, con canti, una scenetta e qualche ballo, sostenuto dal grande entusiamo delle mamme: si respirava proprio aria di famiglia e c’era tanta allegria, nonostante la stanchezza del giorno appena trascorso.

È stato molto edificante per noi vedere come dopo un giorno così intenso, nessuna delle mamme si sia tirata indietro per partecipare all’Adorazione notturna che è durata fino alla domenica mattina. Che grande gioia vedere pregare le nostre mamme per noi, alcune tutta la notte, per la nostra perseveranza e santità, e per l’aumento delle vocazioni consacrate!

Già l’apostolato volgeva al termine, molte mamme iniziavano a rientrare a casa fin dalle prime ore del mattino ma… tutti molto stanchi e molto contenti, tanto le mamme quanto noi religiose, spiritualmente felici e ricaricati nel vedere che nonostante molte cose nel mondo vadano a rotoli, si continua a seminare il bene che continua a crescere, anche se non fa rumore, anche se nessuno lo sa. Un solo santo continua a cambiare le sorti della storia e del mondo: un santo che può divenire tale, grazie alle preghiere di tanti altri!

Ormai rimasti in pochi, con chi volesse, abbiamo organizzato una piccola gita a Valdocco, sulle orme di san Giovanni Bosco, e qui è arrivata la ciliegina sulla torta. Nonostante la cripta dove si trova il corpo del Beato Filippo Rinaldi fosse chiusa, dopo aver ricorso alla sua intercessione, ci è stata aperta! Quale modo migliore di concludere questi intensi giorni ringraziando il nostro nuovo amico, che ci ha colmati di grazie e ci ha assistito in tutta la preparazione del nostro apostolato!

Riconosco che è stata davvero una grande grazia poter essere presente a questo pellegrinaggio. Mi impressionava vedere la consapevolezza che avevano queste mamme sull’importanza e il valore della vocazione religiosa, tanto che io ho imparato molto dal loro esempio e dalle loro parole, che facevano veramente trasparire la loro grande fede e fiducia in Dio e nella preghiera. Credo che, paradossalmente, questo apostolato sia stato innanzitutto un apostolato per noi religiosi, che ci ha aiutato a comprendere più a fondo la grandezza della vocazione alla quale Dio ci ha chiamato, riservandoci “la parte migliore” (Lc 10, 42). E se non fosse abbastanza, ci ha anche permesso di rinnovare un profondo senso di gratitudine per i nostri genitori, che hanno accettato di fare, per amore di Dio e nostro, il grande sacrificio di donarGli un figlio, il loro tesoro più prezioso.

Che sia la nostra Madre Celeste, la protettrice e consolatrice di questi genitori tanto generosi, ad intercedere per la nostra perseveranza e santità, e per l’aumento di nuove e sante vocazioni, affinché il giardino della Chiesa fiorisca di tante anime desiderose di vivere per amore, e amore a Cristo.

Viva la Madonna!
Viva le vocazioni!
Viva la Congregazione!                       

 Maria Riposo della Santissima Trinità
 Noviziato Madonna di Loreto, Italia

Aggiungiamo qui alcune testimonianze delle mamme che hanno partecipato:

Grazie al pellegrinaggio a Lu Monferrato, mi sono riscoperta madre. Non solo generando continuamente i miei figli nella preghiera, nella richiesta al Signore affinché, se corrisponde alla Sua volontà, diventino suoi operai, ma madre di coloro che diranno sì alla vocazione sacerdotale e religiosa per mezzo anche della mia misera preghiera e madre di coloro che torneranno a Lui grazie al lavoro instancabile di questi suoi operai. Offrendo i nostri figli a Lui e pregando per l’aumento delle vocazioni, non saremo più solo nostre, ma diventeremo mamme di altri figli, di altri padri, di altre madri.

Pregare sulle tombe delle sante mamme di Lu e dei loro santi figli, ha unito il Cielo e la terra, ha annullato la distanza che ci separa da loro, rendendo tangibile la comunione dei santi, uniti dall’amore per la Chiesa e per la salvezza di tutte le anime che tanto sono costate al Signore. Alessandra

Sono partita con il gruppo di mamme della scuola Beato Pier Giorgio Frassati di Vitorchiano. Mi sono portata nel cuore le parole che ci ha detto nell’omelia padre Fermin, che ha celebrato la santa messa per noi prima di partire, parlando del dono dei figli: “Tu me li hai dati, a te li ridono non potrebbero essere in mani migliori!”. Questa frase mi è risuonata nella testa per tutto il pellegrinaggio. 

Non vi dico l’armonia e l’affetto che si è creato tra noi mamme che abbiamo condiviso speranze, preghiere, fatica ma anche tanta gioia tipica della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato. Quello che mi ha colpita di più è stata l’ora di adorazione nella chiesa di Lu, dove nel lontano 1881 alcune madri di famiglia hanno preso la decisione, come noi, di pregare per le vocazioni sacerdotali e religiose dei propri figli. In quel silenzio di adorazione, si sentivano tutte le preghiere di ognuna di noi che si univano in un’unica preghiera a Dio! 

Io prego sempre, in modo particolare, per le vocazioni giovanissime. Credo che sia importante offrire al Signore la purezza che oggi è un valore non riconosciuto come tale dalla società.  Antonella

Grazie per essere testimoni gioiose della Provvidenza di Dio. Sapere che in passato le preghiere di tante mamme  sono state ascoltate da Dio che ha riversato Grazie sui figli infervoriscono le nostre attuali preghiere.
Tiziana

Ogni pellegrinaggio lascia un segno, una lezione, un ricordo, Lu Monferrato ha lasciato anche sensazioni, strette al cuore e aspettative. Pregare per delle Sante vocazioni, pregare affinché sboccino fiori da offrire a Gesù dove, chi l’ha fatto prima di me ha avuto una pioggia di grazie mi ha fortificato nella fede in Chi tutto può e sempre ascolta. Isa

E’ stata un’sperienza emozionante e commovente, in particolare durante la visita al cimitero, dove abbiamo potuto rendere omaggio e pregare per coloro che hanno dato inizio a questa avventura spirituale. Null’altro posso condividere con voi tutte, se non la mia speranza di poter far si che questa esperienza diventi appuntamento fisso, per crescere in santità e vedere le scuole di formazione straripanti di suore e futuri padri. Grazie a tutti, Ave Maria e avanti!!!!!!!! Rita

Non mi aspettavo un incontro così bello! Le cose che mi hanno colpito di più è la potenza della preghiera umile e silenziosa di queste mamme, un vero miracolo in questo piccolo villaggio del Piemonte! Preghiera che ha cambiato la vita a chissà quante persone perché i religiosi sono andati poi in tutto il mondo. Mi avete dato una speranza immensa! La Chiesa di domani c’è…Ed è una Chiesa giovane, fervente e gioiosa! Quello che mi porto a casa è il desiderio sempre più forte di seguire Gesù e la voglia di pregare per le vocazioni perché Dio ascolta! Veronique

È difficile per me dire in poche parole quanto sia stato bello poter partecipare al pellegrinaggio di Lu di Monferrato. Come immagino tante altre mamme sono arrivata stanca e affaticata ma il Signore subito mi ha ristorato attraverso voi Servidoras che vi siete fatte carico di tutto: avete guidato per ore, ci avete preparato pranzi e cene per non parlare del letto con il biglietto di benvenuto ed i cioccolatini.

E poi che giornata incredibile il sabato a Lu con la testimonianza di Don Pier Giorgio e della nipote della suora missionaria in Patagonia. Forse però il momento che più mi ha colpito é stata la processione per le strade del paese con quelle anziane signore che partecipavano al rosario dalle porte delle loro case, e a seguire la visita al campo santo. 

È stato come sfiorare per un attimo quella verità che dice la Sacra Scrittura: “Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte”.

Ecco è stato come rivivere in un momento gli ultimi 100 anni di Lu e sentirsi come improvvisamente immersi in un poderoso flusso di grazia che come il vento “soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito”. E certamente questo pellegrinaggio è nato dallo Spirito! Nathalie

Non so dire, so solo che tra tutte le meravigliose cose che abbiamo vissuto in quei giorni: le messe, l’adorazione, la conferenza, la processione… tutto è stato molto molto intenso e significativo, ma quello che mi ha colpito di più è stata l’unità; la forte unità non solo come famiglia del Verbo Incarnato ma proprio tra noi mamme. Eravamo unite e indivise, non dovevamo preoccuparci dei figli e dei mariti, ma eravamo in quel momento mamme più che mai.

 Dio sa che direzione prenderà tutto questo ma ‘l’Unione delle mamme’ è stata un’unica esperienza che mi ha aperto lo sguardo ad una genitorialità più ampia e ad una corresponsabilità per le vocazioni che ci vengono donate perché la Chiesa continui il lavoro di nostro Signore sulla terra. Flora

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