
“Grande è la tua fede; confesso che non posso più resisterti”, San Claudio de la Colombiere

Mi rivolgo a tutte quelle persone che vedo
inchinarsi ai piedi dell’altare per ottenere preziose grazie, di cui Dio è così
felice di vederci chiedergliele. Anime felici, alle quali Dio fa conoscere la
vanità delle cose mondane, anime che gemono sotto il giogo delle sue passioni e
che pregano per essere liberate da esse. Anime ferventi che sono infiammate dal
desiderio di amare Dio e di servirlo come lo hanno servito i santi e voi che
chiedete la conversione di questo sposo, di questa cara persona, non stancatevi
di mendicare, siate costanti, siate instancabili nelle vostre richieste. Se
pregherete oggi domani otterrete tutto, se non otterrete tutto quest’anno,
vorrà dire che il prossimo anno sarà più favorevole. Però non pensate che i
vostri sforzi siano stati inutili: tenete il conto di tutti i vostri sospiri,
che riceverete in proporzione al tempo che avrete dedicato alla preghiera; si
accumulerà così per voi un tesoro che vi riempirà da subito, e che supererà
tutti i vostri desideri.
È necessario svelarvi fino in fondo le
sorgenti segrete della Provvidenza:
Il rifiuto che ora ricevete non è altro che
una pretesa con cui Dio si serve per infiammare ancora di più il vostro
fervore.
Guardate come si comporta con Cananea, come si
rifiuta di vederla e di ascoltarla, come la tratta da straniera e anche più
duramente. Non direste che l’insistenza di questa donna lo irrita molto di più?
Tuttavia, dentro di Lui, la ammira ed è
incantato della sua fiducia e della sua umiltà; e per questo la rifiuta. O
clemenza sotto mentite spoglie, che prendi la maschera della crudeltà con quale
tenerezza respingi coloro che più vuoi ascoltare! Attenti a lasciarvi
sorprendere; al contrario, sollecita tanto più ti sembra di essere respinto.
Fate come fa la cananea, che utilizza contro
Dio stesso le ragioni che può avere per rifiutarti. È sicuramente certo, dovete
dire, che favorirmi sarebbe come dare ai cani il pane dei figli, non merito la
grazia che chiedo, ma nemmeno pretendo che mi sia concessa per i miei meriti,
ma lo è per i meriti del mio gentile Redentore. Sì, Signore, devi temere che ci
sarà più considerazione per la mia indegnità che per la tua promessa, e che
volendo farmi giustizia ti ingannerai. Se fossi più degno dei tuoi benefici,
sarebbe meno glorioso per te condividerli con me. Non è giusto fare favori a un
ingrato; O Signore, non è la tua giustizia che imploro, ma la tua misericordia.
Tieni alto il morale! Felice per te che hai cominciato a combattere così bene
contro Dio; non lasciarlo tranquillo; li piace la vostra tenacia, vuole essere
vinto. Fatevi notare per la vostra importunità, lasciate che veda in voi un
miracolo di costanza; costringete Dio a far cadere il suo travestimento e a
dirvi con ammirazione:
Magna est fides tua, fiat tibi sicut vis:
Grande è la tua fede; Confesso che non posso più resisterti; vai, avrai quello
che vuoi, sia in questa vita che nella prossima.
San Claudio de la Colombiere